In Italian.
Editor’s presention:
Il catalogo della mostra” Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone” intende restituire alla pittura e alla scultura degli anni tra il 1780 e il 1820 la loro carica di novità e, per così dire, la loro “giovinezza conquistatrice”: al suo interno, dopo un’introduzione dei curatori del catalogo, un’intervista a Philippe Bordes, il massimo conoscitore di Jaques-Louis David, maestro di Ingres; un saggio di Adrien Goetz dedicato al soggetto dell’iconografia dell’imperium e un ritratto del pittore neoclassico François-Xavier Fabre a cura di Michel Hilaire. Una vita lunghissima di successi inarrestabili quella di Jean-Auguste-Dominique Ingres (Montauban, 29 agosto 1780 – Parigi, 14 gennaio 1867), celebre pittore francese, vissuto negli anni dell’impero napoleonico, della Restaurazione e della monarchia borbonica. Anni vivaci e frenetici nell’evoluzione politica e culturale dell’Europa, in cui l’artista si distinse per un disegno elegante, frutto degli studi classici, e forme estremamente moderne per l’epoca. Il catalogo è diviso in otto sezioni che raccontano le opere in mostra: «Una modernità paradossale» e «Della notte e del sogno» curate da Stéphane Guégan, «Le campagne d’Italia» e «Milano capitale delle arti» di Isabella Marelli, «Due ritratti per un imperatore» di Sylvie Le Ray-Burimi, «Ingres fra Parigi e Roma» curata da Florence Viguier-Dutheil, «Ingres, Carolina e Gioacchino Murat» di Gennaro Toscano e infine «Ingres dopo la caduta dell’Aquila» sempre della curatrice Florence Viguier-Dutheil.